Giovanni Pascoli, nato a San Mauro, è il poeta della Romagna per eccellenza
L’Italia può vantare una tradizione poetica antichissima e importante. Da Ovidio a Catullo, passando per Dante e Petrarca, si arriva fino ai giorni nostri, a Carducci e Pascoli. Quest’ultimo, senza dubbio, è il poeta della Romagna.
Pascoli nasce a San Mauro (oggi San Mauro Pascoli in suo onore), da una famiglia benestante. La morte del padre in giovane età segnerà per sempre la sua vita e la sua poetica.
Il giovane Pascoli studia a Bologna, e il suo professore è proprio Carducci. Grande latinista, muore a 57 per alcune complicazioni dovute alla sua dipendenza dall’alcool.
Pascoli ha dedicato due poesie importantissime alla sua terra: La piada e Romagna.
La prima è un inno al cibo più famoso e conosciuto della Romagna, ovvero la piadina, che Pascoli chiama “pane del lavoro” e “della libertà”.
Ma è Romagna la poesia più famosa, quella dei leggendari versi:
Sempre mi torna al cuore il mio paese
cui regnarono Guidi e Malatesta,
cui tenne pure il Passator cortese,
re della strada, re della foresta.
È una poesia in rima in cui Pascoli racconta quanto gli manchi la Romagna, soprattutto quella della sua infanzia. La descrizione è così dolce che non può non ricordare la canzone Romagna mia.