“Senza Titolo”, Giuseppe Maestri, non datata, stampa, conservata al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (Portale PatER)

Le incisioni di Giuseppe Maestri sprigionano una forza quasi mistica che ci proietta nella Ravenna dell’età tardoantica e bizantina. 

“I colori illuminano i miei lavori / come quelli dei bambini… / ma i colori sono anche una forma / di protesta personale: / perché arrendersi / al grigiore del mondo?”.

Con queste significative parole Giuseppe Maestri ci ha trasmesso quello che forse è il più importante dei messaggi veicolati dalla sua arte. Le sue incisioni, infatti, lasciano trasparire la naturalezza e lo stupore che guidavano quotidianamente l’artista alla ricerca del meraviglioso. Maestri era attento a scandagliare la realtà con l’occhio spontaneo e stupito di chi riesce a trovare la bellezza ovunque e non capitola di fronte alla monotonia e alla piattezza della realtà.

Per decenni l’incisore nato a Sant’Alberto (località che ha anche rappresentato) è stato un punto di riferimento della vita artistica ed intellettuale di Ravenna e come pochi ne ha saputo descrivere la vera essenza.

Maestri ha infatti ripercorso la millenaria storia di Ravenna, attratto soprattutto dal periodo tardoantico e bizantino, che indubbiamente ha rappresentato uno dei periodi aurei della vita della città. 

Il passato di Ravenna è spesso, nelle incisioni del Maestri, filtrato attraverso una componente soffusa, quasi onirica, come in Sogno bizantino. Un mirabile esempio di questo percorso può inoltre essere l’opera presentata in copertina: pur essendo senza titolo, sembra facilmente individuabile in primo piano un edificio che pare avere, almeno nell’impressione di chi scrive, tutte le caratteristiche del Mausoleo di Teodorico

Molte opere di Maestri sono conservate al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, città nella quale lo stesso artista ha desiderato fortemente che prendesse vita il “Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne”. Inoltre, in suo onore è stata istituita, congiuntamente dalla stessa Bagnacavallo e da Ravenna, la Biennale di Incisione “Giuseppe Maestri”, a testimonianza di quanto significativo sia stato il percorso artistico di Maestri per tutta la Romagna.