La chiesa di Nossa Senhora da Candelária a Itu, San Paolo, Brasile (© Erich Sacco/shutterstock.com)

“Il gesuita laico Giovanni Maria Alberani è tra le glorie emiliano-romagnole della cittadina brasiliana di Itu”.

Così il MIGRER, il Museo virtuale dell’emigrazione emiliano-romagnola nel mondo, presenta Giovanni Maria Alberani, nato nel 1830 a Fusignano.

Ancora oggi continua, a Itu, l’avventura del Colégio São Luiz, il cui sito web ricorda la figura di Alberani.

Ma come era giunto da Fusignano, in Romagna, a Itu, nello Stato brasiliano di San Paolo?

La sua era una famiglia di costruttori e artigiani, nonché di religiosi: da loro apprese i primi rudimenti in campo artistico. Successivamente, nel 1863 entrò nella Compagnia di Gesù e dopo due anni si imbarcò per il Brasile, spinto dalla vocazione missionaria.

E, già durante il viaggio in nave, la sua passione per l’arte si manifestò: infatti decorò la cabina del comandante!

Una volta giunto in Brasile, fu fondamentale per la fondazione del Colégio São Luiz. Egli infatti progettò l’edificio e partecipò attivamente, con zelo, alla costruzione della struttura e alla gestione di tutte le attività quotidiane.

Inoltre, “come scultore, gli sono attribuite varie statue di San Luigi”, “come pittore, ha dipinto l’altare maggiore dell’antica chiesa della Boa Morte [e] un affresco dell’Angelo Custode all’ingresso del vecchio refettorio degli studenti” e “come architetto, infine, è autore del disegno dell’abside della chiesa del Sacro Cuore dei padri salesiani a San Paolo”. Le citazioni precedenti sono tutte tratte dal profilo di Alberani sul portale MIGRER.

Alberani non tornò mai in Romagna, nella sua Fusignano: rimase a Itu fino al 1913, quando venne a mancare.