
Un omaggio ad uno dei protagonisti della scena culturale e artistica della città di Faenza: il fondatore del Museo Internazionale delle Ceramiche.
Gaetano Ballardini, pur non essendo un artista di formazione, ha svolto un ruolo fondamentale per la valorizzazione museale e la tutela dell’arte in Romagna.
Infatti, come si può leggere sul sito del Museo Internazionale delle Ceramiche, “chi svolse maggior opera per la sua costituzione fu Gaetano Ballardini, direttore […] fino al 1953”.
Nel lungo periodo in cui ricoprì la carica di direttore del MIC, Ballardini dovette anche fronteggiare il dramma della guerra, che barbaramente rischiò di vanificare tutti gli sforzi fino ad allora profusi.
Infatti, come si legge nella sopracitata pagina web, dopo un terribile bombardamento che colpì il neonato museo nel 1944, “con forte determinazione, l’aiuto dei collaboratori e della comunità faentina, grazie al sostegno di una fitta rete di contatti nazionali ed internazionali, lo stesso Ballardini riorganizzò le raccolte e diede nuovo impulso alla vita del museo“.
La novità della visione del Ballardini fu soprattutto quella di concepire il Museo Internazionale delle Ceramiche non solamente come un luogo di conservazione della memoria, ma anche come un centro propulsore per condividere con le nuove generazioni quell’enorme patrimonio materiale e di conoscenze che la città di Faenza custodisce da secoli.