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Palazzo Romagnoli in una xilografia di Mantellio

La famiglia Romagnoli è una delle famiglie “patrizie” più importanti della ragione

La famiglia Romagnoli è originaria di Forlì, ma nel ‘400 si spostarono anche a Cesena.

Prospero Ivantonio Romagnoli venne insignito, nel 1725, del titolo di marchese, e fu nominato Tesoriere di Romagna.

Michelangiolo Romagnoli, ultimo erede di Prospero, fece costruire l’omonimo palazzo a Cesena.

La famiglia ha attraversato i secoli.

Cristina, sorella di Lorenzo III (a sua volta figlio di Michelangiolo), sposò Antonio Bofondi. I loro due figli furono protagonisti del Risorgimento: uno morì esule, l’altro fu cardinale e segretario di Stato.

Lorenzo, per problemi familiari, tornò a Forlì. Suo fratello, Baldassarre, ebbe in proprietà tutto il palazzo.

I figli Camillo e Melchiorre abitarono il palazzo per anni. Ma solo il secondo terrà la proprietà, perché Camillo sperperò tutti i suoi averi e divenne indigente.

Melchiorre lasciò in eredità il palazzo ai figli di suo nipote.

Sia a Cesena che a Forlì c’è un Palazzo Romagnoli – entrambi appartenuti alla famiglia.

Quello di Forlì, oggi, è sede delle Collezioni del Novecento della Pinacoteca civica della città.