“Fante che dorme” (particolare), Domenico Rambelli, 1926-1927, gesso, conservato alla Pinacoteca Comunale di Faenza (Portale PatER)

Lo scultore Domenico Rambelli omaggiò, con le sue sculture, protagonisti della storia romagnola.

Secondo un grande critico d’arte come Renato Barilli, “Rambelli è stato forse il principale autore monumentale degli Anni Venti: Viareggio, Brisighella e Lugo, tre fulgide tappe che non hanno riscontro nel curriculum di alcun altro scultore contemporaneo” (cit. da R. Barilli, “Presentazione”, in O. Ghetti Baldi, Domenico Rambelli, Comune di Faenza, 1980, pag. 6). 

E da grande scultore, proveniente dalla felicissima esperienza artistica del ‘Cenacolo Baccariniano’ (così come anche Domenico Baccarini, Francesco Nonni e Orazio Toschi), ha reso omaggio a personaggi della nostra terra. 

Tra questi, ricordiamo l’asso dell’aviazione Francesco Baracca, lughese che combatté durante la Prima Guerra Mondiale. Per Baracca, Rambelli ha realizzato, nella città natale del pilota, un monumento sito nella piazza dedicata all’aviatore stesso. 

Nel centro storico di Brisighella, invece, all’interno del Parco delle Rimembranze (nato da un’idea dell’artista brisighellese Giuseppe Ugonia), si trova il monumento, dedicato ai caduti del primo conflitto mondiale, denominato Il fante che dorme. Proprio un calco in gesso di questa scultura è riportato nell’immagine di copertina.

Infine, proprio nella natìa Faenza, Rambelli ha omaggiato il suo illustre concittadino Alfredo Oriani. Ha infatti creato un calco in gesso da cui successivamente è stata realizzata la statua bronzea dell’Oriani.

Recentemente, a Rambelli è stato dedicato un ciclo di mostre intitolato Romagna Monumentale, articolatesi appunto tra Faenza, Brisighella e Lugo. 

Un ricco apparato iconografico di opere dell’artista si trova in Art Nouveau a Faenza. Il cenacolo baccariniano, a cura di J. Bentini, Mondadori Electa, Verona 2007, pp. 168-181.