Carlo Zucchini Faenza
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E’ stato un importante politico italiano e deputato del Regno d’Italia

Figlio del conte avvocato Vincenzo Zucchini, patrizio di Faenza, e della nobile forlivese Eleonora Fronticelli Baldelli, nacque a Faenza il 13 aprile 1862.

Nel dicembre del 1891 fondò, con altri cattolici faentini, il “Circolo cattolico faentino”, aderente alla “Società della gioventù cattolica italiana” (poi Azione Cattolica). Il 5 luglio 1893 fondò inoltre la “Società di mutuo soccorso fra gli operai cattolici”, di cui fu presidente fino alla morte.

Personalità dall’attivismo instancabile, fu presidente per vari anni della Congregazione di carità. Nel 1896 fu membro del comitato che promosse la fondazione del Credito Romagnolo, indi socio fondatore. Nel 1899 fondò con altri amici il periodico settimanale «Il Piccolo», organo locale dell’Azione Cattolica. Nel 1905 fondò la “Casa del popolo”, sede delle associazioni cattoliche faentine.

Insieme al conte Giovanni Acquaderni fu tra i fondatori del quotidiano cattolico bolognese «L’Avvenire» (dal 1902 «L’Avvenire d’Italia»).

Nonostante varie richieste provenienti dalle principali città romagnole, decise di rimanere a Faenza. Fondò la Cooperativa Casa del Popolo e la Federazione dei contadini.

Nel marzo 1918 si pose come garante presso le autorità ecclesiastiche della nascita del primo sindacato nazionale d’ispirazione cristiana, la Confederazione italiana dei lavoratori (CIL), ad opera del genovese Giovanni Battista Valente, che lo stesso Zucchini aveva chiamato tre anni prima a Faenza come suo segretario.

Membro dell’assemblea costituente del Partito Popolare, ospitò a Faenza don Luigi Sturzo nei giorni precedenti le assise di fondazione. Per la prima volta accettò di concorrere alle elezioni politiche, venendo eletto con 15.927 voti. Durante la vita pubblica lottò politicamente dapprima contro i socialisti e poi contro i fascisti di Mussolini.

Morì nella sua villa di Veppo (La Spezia) il 14 novembre 1928. Il Comune di Faenza ha dato il suo nome alla via retrostante l’isolato di Palazzo Zucchini.