“Allegoria della Storia, della Scienza e della Religione”, Angelo Biancini, senza data, ceramica policroma, conservato nei corridoi dell’Istituto Tecnico e Commerciale per Geometri ‘A. Oriani’ di Faenza (Portale PatER)

Le opere dello scultore e ceramista Angelo Biancini portano un piccolo spicchio di Romagna in diversi angoli del mondo. 

“Ha lavorato fino alla fine della sua vita… Nel 1994 Castel Bolognese gli dedicò una grande mostra che diede poi origine all’attuale Museo all’aperto delle opere di Biancini. Ma oggi è l’intera Romagna una grande mostra di suoi capolavori: dalla collina al mare quasi tutte le città conservano qualcosa fatto da Anzulè”. Con queste parole viene ricordato, nel sito dell’Unione dei Musei della Romagna Faentina, Angelo Biancini. 

Nativo di Castelbolognese, ha intrapreso la sua ricerca artistica soprattutto attraverso la ceramica e la scultura.

Inevitabilmente, la tecnica ceramica non poteva che legarlo anche a Faenza, dove Angelo, per tutti Anzulè, visse e lavorò. Non a caso, alcuni anni fa, il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza gli ha dedicato una mostra

Le sue opere sono presenti in diverse collezioni museali, come la Collezione d’Arte Religiosa Moderna dei Musei Vaticani. Inoltre, le sue sculture, che assumono talvolta l’aspetto di veri e propri monumenti, si trovano in luoghi della cultura e del culto, in Italia e in tutto il mondo. Ricordiamo opere a Buenos Aires, a Camaldoli, a Nazareth, a Miami… 

Non poteva, però, mancare la Romagna, ovviamente. Una sua opera è presente persino in una scuola faentina, ad ispirare generazioni di studenti. Si tratta del bassorilievo presentato in copertina, che rappresenta l’allegoria della Storia, della Scienza e della Religione.