La Rocca Sforzesca di Bagnara è l’unico esempio di “castrum medievale” integralmente conservato nella pianura romagnola
Unico esempio romagnolo di castrum medievale conservato integralmente, la storia della Rocca di Bagnara parte dal XIV secolo anche se le sue origini sono alquanto incerte. Probabilmente fu costruita da Uguccione della Faggiola nel 1297. L’impianto trecentesco consisteva in una pianta quadrata, di aspetto regolare, con edifici attorno a un cortile. La rocca era più ridotta e più bassa rispetto a quella attuale e presentava 2 torri simmetriche.
Nel corso del 1400 la rocca passò sotto mani diverse, dalla Santa Sede agli Estensi. Nel 1482 passò a Girolamo Riario e sua moglie Caterina Sforza (seconda metà del 1400) come dono di nozze da parte di Papa Sisto IV. E’ infatti quest’ultima che si occupa dei numerosi cambiamenti in chiave difensiva della rocca. Vi è una risistemazione del fossato, un ampliamento delle feritoie ed aperture per ospitare cannoni. Il fossato era alimentato dal Rasena, un ramo del fiume Santerno a poca distanza. La costruzione del mastio comincia nel settembre 1479. Il maestoso torrione circolare è considerato una delle migliori opere d’arte fortificatoria del XV secolo in Italia.
Nel XVI secolo la rocca passò a Cesare Borgia che ne segnò la via verso il declino. In questo periodo si assiste anche ad una sua conversione da uso militare a uso civile. Dopo l’occupazione napoleonica del XIX secolo, la rocca divenne definitivamente proprietà del Comune di Bagnara nel 1868.
La rocca venne restaurata nel 2008 e da allora ospita il Museo del Castello. E’ anche teatro di rievocazioni storiche.