L’istituto è specializzato in studi politici, economici e sociali ed è frequentato da studenti e universitari
A poche decina di metri dalla tomba di Dante Alighieri, affacciato su Piazza San Francesco, si trova – nel luogo in cui sorgeva Casa Rizzetti, nota per aver ospitato il poeta romantico Lord Byron nel 1819 – uno degli istituti culturali più importanti di Ravenna: la biblioteca “Alfredo Oriani”.
L’attuale edificio è opera dell’architetto piacentino Giulio Ulisse Arata che ne progettò l’attuale assetto in stile razionalista in occasione del rifacimento della vicina area dantesca (1936).
È molto frequentata da giovani studenti e universitari ma anche da storici e curiosi locali che trascorrono le loro giornate su libri ed appunti.
La biblioteca organizza su prenotazione visite guidate ai fondi e corsi di addestramento alla ricerca bibliografica rivolti alle scuole. Vengono inoltre ospitati convegni, conferenze e dibattiti sulle tematiche di rilievo della Storia dell’Età Contemporanea oltre a mostre temporanee negli spazi espositivi del chiostro annesso.
Gestita dalla Fondazione “Casa di Oriani”, la biblioteca è dedicata alla memoria dello scrittore romagnolo Alfredo Oriani (1852 – 1909).
L’istituto è specializzato in storia contemporanea e studi politici, economici e sociali. Grande spazio è riservato ai volumi che trattano di fascismo e antifascismo, della storia dei partiti politici in Italia, e dei movimenti sindacali e operai e, più in generale, al pensiero politico e sociale: un corpus di circa 170 mila volumi, il nucleo più importante è costituito da circa 20 mila titoli dedicati all’editoria fascista.
Al suo interno sono custoditi anche i fondi di Olindo Guerrini, quello della Resistenza ravennate e il fondo intitolato a Mario Lapucci, arricchito da titoli di editoria umoristica.
Informazioni su www.fondazionecasadioriani.it