L’edificio storico ospita le Collezioni civiche del Novecento
Palazzo Romagnoli – Reggiani prende il nome dalla famiglia Romagnoli di origine cesenate, che si stabilì a Forlì dal 1806 quando Lorenzo Romagnoli divenne prefetto della città durante il governo francese, e dalla famiglia Reggiani. Girolamo Lorenzo Reggiani sposò l’ultima discendente Virginia e assunse il cognome di Reggiani Romagnoli.
L’edificio, venduto dalla famiglia nel 1965 al Comune, è stato a lungo destinato dall’Esercito a sede del distretto militare della Provincia di Forlì per la visita medica di leva.
A due passi dai Musei San Domenico, Palazzo Romagnoli, dopo il recente restauro, ospita le Collezioni civiche del Novecento, in particolare il piano terra è dedicato all’esposizione permanente della prestigiosa Collezione Verzocchi, mentre al primo piano sono collocate una selezione di opere tra cui gli oli e le incisioni di Morandi della Donazione Righini, le sculture di Wildt legate alla figura di Raniero Paulucci de Calboli e ‘La grande Romagna’, di opere pittoriche e plastiche rappresentative del vasto e composito patrimonio novecentesco forlivese.
Una volta restaurato, il palazzo ha accolto le collezioni civiche del Novecento, tra cui la prestigiosa Collezione Verzocchi, sul tema del lavoro, esposta al piano terra.