Museo Mateureka Pennabilli
(©Museo Mateureka)

Lo spazio museale custodisce la memoria delle invenzioni e delle idee che hanno fatto grande la storia del calcolo e della matematica

Fondato e diretto dal professor Renzo Baldoni, il Museo Mateureka di Pennabilli, Comune in provincia di Rimini, si sviluppa sui quattro piani del palazzo situato in Piazza Garibaldi.

All’inizio del percorso sono esposti centinaia di oggetti, originali e preziosi, che aiutano a ripercorrere la storia del calcolo e della matematica.

Si possono ammirare un cono di fondazione e tavolette sumere di 4.500 anni fa, lapidi romane ed iscrizioni etrusche, abachi, suan pan cinesi, soroban giapponesi, schoty russi, un astrolabio, una tavola per contare medioevale, quipù inca e chimpù peruviani, la “Summa” di Luca Pacioli, cilindri e bastoni di Nepero, compassi di proporzione, la Pascalina (ricostruzione), regoli e nomogrammi, aritmografi, calcolatrici meccaniche, elettromeccaniche, elettroniche e programmabili.

Attraverso numerose sale-laboratorio si sperimentano i concetti e le idee della matematica con l’intento di trasmettere non solo conoscenze ma, principalmente, emozioni.

Si può “osservare” l’infinito e lo zero; “manipolare” il teorema di Pitagora o “immergersi” in un viaggio emozionante all’interno di un frattale; “giocare” con i numeri primi e il pi greco o rimanere affascinati da quel numeretto d’oro che fa apparire bello tutto ciò che ci circonda e “scoprire”, pian piano, che la matematica è alla base della informatica, di internet, della realtà virtuale, della robotica e che la sua presenza è dentro la nostra vita di tutti i giorni.

Il museo accoglie inoltre una esposizione fantastica di antiche calcolatrici meccaniche: dalla ricostruzione della Pascalina (1645) agli originali e funzionanti Aritmometro (1820), Comptometer (1887), Brunsviga (1892), Burroughs (1895), addizionatrici a tastiera estesa e ridotta (inizio ‘900) fino alla Curta (1950), la più piccola calcolatrice meccanica al mondo. Dalle mastodontiche calcolatrici elettromeccaniche Archimedes e Mercedes Euclid (anni ’30) fino alle odierne calcolatrici tascabili elettroniche e programmabili.

Informazioni su www.mateureka.it