I complessi ipogei si snodano lungo l’antica via Flaminia, oggi localizzabile fra le moderne vie Cattaneo e XX Settembre
Nel centro storico di Cattolica esiste un complesso sistema di gallerie sotterranee che abbraccia l’intero sottosuolo del sito della città medievale.
L’esistenza di tale complesso, al di là della nota leggenda di un cunicolo che si pensa collegasse la rocca malatestiana con il castello di Gradara, è tuttora ignoto a gran parte della città a causa dell’interramento di alcune parti, ma soprattutto dell’attuale frammentazione tra le numerose proprietà, che ne impedisce la fruizione unitaria.
Recenti studi hanno ipotizzato l’origine bizantina delle gallerie, che tuttavia non sono mai state indagate con sistematicità scientifica.
Il progetto inquadra quindi le strutture ipogee di Cattolica – in particolare le grotte Paparoni e Ubalducci – nell’evoluzione geomorfologica della zona, ne tenta una ricostruzione paleogeografica e analizza i dissesti cui sono soggette le strutture ipogee, ipotizzandone le cause. Lo sviluppo planimetrico delle due grotte citate – oggetto di studio più approfondito in quanto tra le più significative tra quelle rilevate – interessa in particolare l’area ubicata tra via Mazzini e via Cattaneo, in adiacenza ai resti di fondazioni di fabbriche di età romana, venuti alla luce negli anni Settanta.