L’edificio religioso si trova nel borgo in provincia di Forlì-Cesena
L’abbazia di Sant’Ellero è un’abbazia romanica situata a 3 km da Galeata, dove sono tuttora conservate le spoglie mortali del santo.
Si trova sulla sommità del colle che domina Galeata. Lungo una delle vie di accesso si trovano le cellette della Via Crucis, erette a cura delle famiglie principali di Galeata a metà Ottocento. Lungo la stessa strada è posizionata una colonnina, in stile bizantino, posta nel luogo del leggendario incontro tra il Santo e l’imperatore Teodorico.
I lavori per la costruzione dell’abbazia iniziarono nel 497. L’abbazia crebbe di influenza e di potere, tanto da diventare un nullius, una “quasi diocesi” a capo di circa quaranta parrocchie, estese in un territorio compreso tra Romagna e Toscana. Il monastero fu esente dalla giurisdizione vescovile fino al 1785, quando papa Pio VI, su richiesta del granduca Pietro Leopoldo, l’aggregò alla Diocesi di Sansepolcro, il cui vescovo assunse il titolo di Abate di Sant’Ellero. Il titolo è caduto in disuso dopo il Concilio Vaticano II. In precedenza era stata ipotizzata anche possibilità di una aggregazione dell’abbazia e del suo territorio a una erigenda diocesi di Modigliana.
Il complesso monastico è stato più volte ricostruito e restaurato: di esso rimane la chiesa romanica con la facciata in blocchi di arenaria. L’osservazione dell’esterno rivela che appartiene al romanico la facciata a salienti, in pietra dalle tonalità calde, nel cui timpano spicca l’oculo cilindrico. La parte più importante e affascinante dell’esterno è comunque il portale, restaurato di recente, strombato verso l’interno, il cui arco a tutto sesto si regge su antichi capitelli scolpiti che recano i segni del tempo, ma ancora perfettamente leggibili.