Fatta costruire alla fine del 1600 per difendersi dalle scorrerie piratesche, la Torre di San Michele rimane uno dei luoghi simbolo di Cervia
Con il trasferimento delle città di Cervia e dei suoi abitanti dalla zona delle saline alla costa, sorge il bisogno di difendersi dai pirati saraceni che saccheggiavano le coste adriatiche e mediterranee nel corso del XVII secolo.
A questo scopo, l’allora tesoriere della Legazione di Romagna, il conte Michelangelo Maffei, fece costruire nel 1691 la torre di San Michele. Essa aveva scopi principalmente difensivi e militari ma anche residenziali.
L’aspetto della torre è quello di una piccola ma robusta fortezza, che si affaccia proprio sul porto canale. La torre è a pianta quadrata, larga 13,5 metri ed alta 22,5 metri, con mura spesse 3 metri. Esternamente presenta numerose finestre e feritoie a scopo difensivo.
Originariamente l’ingresso era al primo piano al quale si accedeva tramite una scalinata esterna preceduta da un ponte levatoio. Purtroppo oggi non ve ne rimane traccia in quanto demolita nel 1862. Non rimane traccia neanche di altri elementi come lo stemma di Papa Innocenzo XII rimosso durante il periodo napoleonico, né della piazza d’armi posta sulla sommità della torre. Il suo scopo era quello di segnalare l’avvistamento di briganti e pirati e difendere la preziosa risorsa del sale, conservato nel magazzino adiacente.
Al suo interno la torre poteva ospitare fino a 300 soldati essendo dotata di cucina e servizi al pian terreno e da stanzini per la guarnigione ai piani superiori, collegati tra loro da scale a chiocciola interne. Alla sommità della torre doveva trovarsi lo stendardo di San Michele e una campana che avvisava la popolazione in caso di pericolo.
Il nome Torre di San Michele deriva dal Santo protettore di Michelangelo Maffei, considerato il fondatore delle Cervia Nuova, lungo la costa, come testimonia la dedica nel bassorilievo marmoreo posto sopra la porta di ingresso. Ultima curiosità: la Torre sembra essere ispirata ad un disegno dello stesso Michelangelo Buonarroti oggi conservato negli archivi della Reverenda Camera Apostolica.
Oggi la Torre, dopo aver ospitato la Biblioteca Comunale di Cervia, è sede dell’Ufficio Informazioni ed Accoglienza Turistica.