Nella valle del Lamone, sulla statale che collega Faenza a Firenze, si trova questo splendido borgo con tanti luoghi storici fra cui la Rocca dei Veneziani
La Rocca Manfrediana e Veneziana di Brisighella, oppure più semplicemente Rocca di Brisighella, è una fortificazione situata sul secondo dei tre pinnacoli rocciosi di selenite a Brisighella, in provincia di Ravenna.
Datata 1310 e caratterizzata da torri cilindriche (di cui la più alta è del 1503), la rocca fu costruita dai veneziani, nel breve periodo del loro dominio sulla Romagna (1503-1509).
L’edificazione dell’attuale costruzione venne iniziata da Francesco Manfredi, signore di Faenza, all’inizio del XIV secolo. Salvo un breve periodo dal 1368 al 1376, la fortificazione rimase nel dominio della famiglia Manfredi fino all’anno 1500, passando in seguito a Cesare Borgia per alcuni anni.
Dal 1503 al 1509 appartenne alla Repubblica di Venezia, che realizzò il grandioso mastio in aggiunta al preesistente torricino, e le mura sui due lati.
In seguito, il territorio entrò a far parte dello Stato Pontificio e, verso la fine del XVI secolo, la sommità dei due torrioni venne ricoperta da un tetto. Dopo un breve parentesi napoleonica, la rocca ritornò al Papa, fino al 1860 quando la romagna entrò a far parte del Regno d’Italia.
All’inizio del XXI secolo, il castello è stato completamente restaurato, rinforzando le strutture murarie e valorizzando il complesso architettonico, anche con una speciale illuminazione. All’interno della struttura è stato allestito un percorso espositivo che racconta il rapporto tra l’uomo e il gesso, materiale di cui è composto il pinnacolo su cui poggia la rocca e che ha da sempre caratterizzato l’economia del borgo.