Rocca Modigliana
(©Web Appennino Romagnolo)

Fra gli edifici storici del borgo in provincia di Forlì-Cesena svetta questo antico complesso

A Modigliana ci sono splendidi palazzi e chiese incastonate nel centro storico ma anche la Rocca, appartenuta ai conti Guidi, è fra i simboli di questo paesino nella valle del Tramazzo-Marzeno.

Intorno al XII° secolo insieme al mastio fu costruito il complesso delle mura e delle torri in ciotoli di fiume. Una prima cinta girava intorno alla rocca seguendo i due versanti del monte. Da questa prima cinta muraria ne partiva una seconda che circondava l’attuale piazza Pretorio (il cosiddetto “Borgo Vecchio”), ed alla quale fungeva da fossato il torrente Ibòla che (prima di essere deviato dai Modiglianesi a causa delle continue e rovinose piene) scorreva dove oggi sorge piazza Oberdan.

Nel 1400 i Fiorentini iniziarono la costruzione dell’ultima cerchia, adottando un tipo di muratura chiamata “a sacco”. Queste ultime erano più basse e di maggior spessore di quelle precedenti, per essere più funzionali ed adeguate ai colpi di artiglieria, e chiudevano il cosiddetto “Borgo Nuovo” arrivando fino al torrente Tramazzo, che fungeva da fossato naturale.

Quale grande stagione abbia vissuto la Rocca di Modigliana durante il Medioevo è facilmente deducibile dalle vicende illustri in cui furono coinvolti i conti Guidi.

L’abbandono della rocca e dell’intero sistema di difesa iniziò quando Firenze, alla fine del 1500, iniziò la costruzione di nuove piazzaforti militari (come quella di Terra del Sole) ancora più capaci di resistere alle nuove armi. L’abbandono, il saccheggio di materiali e i terremoti hanno gravemente danneggiato, nei secoli, il mastio, mentre lo scorrimento delle acque, l’azione erosiva dei torrenti e le frane hanno ingoiato gran parte della prima cinta muraria e danneggiato la piattaforma sulla quale poggia la Torre.

Se oggi si guarda la rocca dal lato est, si scorge la sagoma abbastanza ben conservata, formata da un cubo sul quale è inserito un cilindro, mentre dal lato ovest appare come un interessante e suggestivo spaccato che mostra l’interno del torrione: esso è costituito da quattro vani a cupola, il più basso dei quali sotterraneo.

Delle mura più antiche restano ancora alcune parti: “le portacce” e la “porta del Borgo“.