Rocca delle Caminate
Fortezza, Rocca delle Caminate, Meldola (Fc)

La rinascita nei secoli e il suo alto valore storico

Sul territorio Romagnolo numerosi sono i siti storici che a causa di cambi di proprietà, calamità naturali o battaglie hanno una storia costellata di distruzione e ricostruzioni. Tra questi non si può non citare la Rocca delle Caminate, situata su una collina, a 356 metri di altitudine, nel comune di Meldola, a 4 km di distanza da Predappio e a 16.1 da Forlì, che nell’arco di secoli ha vissuto più di una vita., contesa, oggetto di distruzione non si è mai arresa.

Della fortezza originaria databile all’XI secolo non restano che le fondamenta e qualche muro, mentre della fortezza ricostruita dai forlivesi all’inizio del Cinquecento restano i bastioni e alcuni camminamenti. La riedificazione voluta negli anni venti, avvenuta secondo i criteri e le linee correnti all’epoca, ne ha parzialmente stravolto la struttura originaria che comunque manteneva anche dopo i danni arrecati dal terremoto.

Costruita su quello che restava di un fortilizio romano, le prime attestazioni del Castrum Caminate, nominato anche Caminatari o Montis Tetti sono del 997 sotto il controllo di Ambrone delle Caminate.

Da quel momento, fu contesa e passò di proprietà molte volte fino al 1468 quando passò a Pino III Ordelaffi che decise di raderla al suolo. Passata sotto dominio francese nel 1494, ne fu di seguito decisa la riedificazione e i Forlivesi la tennero fino al 1503, anno durante il quale fu conquistato da Venezia.

Nel 1508 passò definitivamente sotto la sovranità della Santa Sede. A fine ottocento, di proprietà della famiglia Baccarini di Forlì era in grave stato di abbondono, e ulteriormente danneggiata nel terremoto nel 1870, restavano solo pochi ruderi.

Negli anni fra il 1924 e il 1927, la rocca fu interamente ricostruita in stile neo-medievale, per poi essere donata a Benito Mussolini che la elesse sua residenza estiva. Sulla torre, riedificata, venne installato un faro che emetteva un fascio di luce tricolore con una potenza di 8000 candele, visibile a oltre 60 km di distanza, a indicare la presenza del Duce all’interno della rocca

Il 28 settembre 1943, a Rocca delle Caminate si tenne, presieduto da Mussolini, il primo consiglio dei ministri di quella che sarà la Repubblica Sociale Italiana, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista. Durante tale periodo l’adiacente caserma, dove risiedeva il corpo di guardia, fu luogo di torture verso i partigiani

Nel 1962 Rachele Guidi, moglie di Mussolini e proprietaria del castello lo vendette all’Opera Nazionale Maternità e Infanzia, la quale tuttavia non riuscì a prevedere un utilizzo adeguato e lo rimise a sua volta in vendita. Fu così che nel 1971 l’Amministrazione Provinciale di Forlì lo acquistò per tutelare un bene di interesse storico.