Museo etnografico Sgurì
(© web museoetnosguri.it)

Il nome “Sgurì” deriva dall’appellativo dialettale del cognome Segurini

Romano Segurini ha raccolto oltre duemila vecchi attrezzi ed utensili di uso contadino tipici del mondo della cultura materiale e dell’artigianato rurale degli anni venti e trenta del Novecento.

Gli oggetti della collezione comprendono utensili da cucina e usati per gli altri lavori domestici, gli attrezzi agricoli fondamentali e quelli del lavoro artigiano. Vi sono inoltre mezzi di trasporto, come il carro e il calesse.

Il materiale è collocato in un casolare rurale di epoca ottocentesca, composto da abitazione, stalla, fienile, casone, silos, servizi e da due capanni in canna palustre ricostruiti dall’ottuagenario maestro d’ascia Alvaro Agostini. La casa colonica, che faceva parte dei vasti possedimenti dei conti Rasponi, poi dei conti Guidi, dei Brocchi è oggi proprietà della famiglia Segurini Sgurèn, si trova a Savarna dietro il palazzo Brocchi.

“Sgurì” deriva dall’appellativo dialettale del cognome Segurini, ovvero Sgurèn.

Il museo si trova in via degli Orsini, 4 in località Savarna (Ravenna) – Sito web www.museoetnosguri.it