Questo interessante spazio museale sorge ai piedi del castello del piccolo borgo in provincia di Rimini
Dove oggi si trova il museo, durante il secondo conflitto mondiale vi era una postazione di avvistamento tedesca da cui si poteva controllare tutto il territorio compreso tra la valle del fiume Foglia e il Riminese.
Il progetto di racchiudere in un museo cimeli e documenti per ricordare il passaggio del fronte ebbe inizio nel 1990 con la costruzione del cosiddetto “Bunker”, oggi il cuore dell’attuale museo. Inaugurato nel 2002, il museo conteneva inizialmente una sezione riservata ai cimeli della guerra e alle fotografie, oltre a una sezione culturale dedicata alla propaganda e alla stampa del periodo 1943- 45.
Il successivo progetto di ampliamento si deve all’architetto locale Luca Signorotti che lo intitolò “Due Passi sul Museo”, per evidenziare il connubio tra la nuova struttura e l’ambiente. Titolo appropriato poiché la copertura, progettata come viale di passaggio verso l’ingresso del museo, consentiva di ammirare le colline che degradano verso il mare, luoghi delle battaglie della Linea Gotica.
L’ampliamento del museo, così come lo vediamo oggi, venne inaugurato ufficialmente il 22 agosto 2017. All’ingresso è posta una targa commemorativa dedicata al giovane architetto che purtroppo non ha avuto la possibilità di vedere completato il suo progetto.
Il museo dispone inoltre di spazi dedicati a mostre fotografiche, area predisposta alla consultazione di materiale cartaceo originale, sala conferenze e un’area dedicata alla didattica per le scuole. Lo spazio culturale ha un forte legame con il territorio e i cittadini locali, infatti espone un gran numero di cimeli originali concessi direttamente da cittadini ed ex cittadini di Montegridolfo e dei comuni confinanti, custoditi per oltre mezzo secolo quali ricordi del passaggio del fronte.
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