Museo archeologico Verucchio
(©Museo Archeologico Verucchio)

Dal 1985 ad ospitare la struttura museale sono i locali dell’ex monastero di Sant’Agostino

A partire dal 1995 sono iniziati radicali lavori di riordinamento dello spazio museale e di ampliamento delle sezioni espositive, in grado di assicurare una nuova e più aggiornata rappresentazione della civiltà verucchiese, anche grazie ad un esauriente apparato documentario e didattico e ad accorgimenti allestitivi che consentono una percezione davvero completa di questa articolata e complessa realtà archeologica.

Anche se le primissime notizie di rinvenimenti archeologici nell’area verucchiese risalgono al XVII secolo, è dalla seconda metà del secolo scorso che le scoperte relative all’antico insediamento villanoviano si moltiplicano, aprendo i primi squarci su questa straordinaria realtà locale dell’età del Ferro.

I materiali rinvenuti già a quel tempo e quelli riportati alla luce in diverse altre occasioni, in seguito a scoperte fortuite o nel corso di più recenti campagne di scavo, trovano oggi posto nel museo.

Il piano terra (Sala degli Antenati) è dedicato alla distinzione di genere maschile e femminile; il seminterrato (Sala degli Armati, Sala del Mantello) accoglie i ruoli di guerrieri e filatrici/tessitrici; il primo piano (Sala della Tessitrice, Sala delle Ambre, Sala del Trono) è dedicato al rango e ai corredi principeschi.

Completano il percorso la Sala dell’Area sacra, dedicata alle scoperte provenienti dall’area abitativa villanoviano-etrusca, e la Sala tattile, allestita per scoprire in modo multisensoriale la ricostruzione di una tomba principesca femminile con il suo ricco corredo.

Info su www.museoarcheologicoverucchio.it