Dal 2002 questo spazio museale diffonde l’arte contemporanea in tutti i suoi linguaggi, con un’attenzione particolare alla ceramica, materiale della tradizione locale
Questo suggestivo museo si trova a Faenza, in pieno centro storico, all’interno dei locali che furono dal 1949 di Carlo Zauli, uno dei più rappresentativi scultori del 900, di cui promuove il lavoro e la storia.
E’ un vero e proprio viaggio quello iniziato dal 2002, anno della morte di Carlo Zauli. Un viaggio in cui toccare luoghi che l’artista non aveva frequentato, o tornare in città o ambienti a lui cari e familiari, e che ha come base e punto di partenza il suo laboratorio, ora vivissimo con le attività museali.
Attraverso il linguaggio delle sue opere, a volte confrontate con artisti della sua epoca, altre con giovani che non lo hanno mai incontrato, MCZ porta avanti senza sosta il progetto principale per cui è nato: mantenere viva la memoria di un artista scomparso, portarlo a conoscenza dei giovani, farlo incontrare con artisti delle nuove generazioni, che ne possano trarre spunti e insegnamenti.
Nel 1949 Carlo Zauli acquistò, insieme a tre compagni di studi, il laboratorio del ceramista Mario Morelli, ricavato nelle stalle del convento di S. Francesco e sovrastato dall’imponente campanile della chiesa, da subito destinato ad una produzione artigianale dai tratti marcatamente contemporanei. Nel corso degli anni Zauli, rimasto unico responsabile dello studio, trasformò la vecchia bottega in un complesso e vasto atelier di scultura, costruendo attorno al vecchio cuore del laboratorio, la stanza dei forni, una serie di edifici che oggi costituiscono il Museo Carlo Zauli.
Durante gli anni Sessanta il lavoro di Carlo Zauli si è evoluto in una dimensione sempre più scultorea, determinando l’identità di questo luogo così come è stato conservato fino ad oggi e che costituisce una parte integrante del percorso museale: dalla stanza per la smaltatura e la cottura, dove le pareti ed il soffitto anneriti dal fumo del forno a legna testimoniano la storia del luogo, alla cantina delle argille dove sono ancora accatastati i sacchi delle diverse terre provenienti da tutta Europa, alla lunga sala della foggiatura per le opere monumentali con la parete “attrezzata” nella quale i grandi altorilievi venivano modellati direttamente in verticale.
Da questo progetto originario è nato Museo Carlo Zauli: uno spazio sia espositivo che di produzione culturale creato nel 2002, immediatamente dopo la morte dell’artista, per volontà della famiglia Zauli, all’interno dello storico laboratorio-atelier dello scultore. Nel tributargli questo grande omaggio si è riprogettato lo spazio in modo che raccontasse il suo lavoro e ricreasse, con strumenti attuali, la vitalità che ne aveva caratterizzato l’atmosfera sin dal 1949.
Il museo ospita due collezioni permanenti: una dedicata a Carlo Zauli e una composta dai lavori di artisti contemporanei.
Svolge attività di conservazione, archiviazione e diffusione dell’opera dello scultore faentino attraverso la gestione dell’Archivio, mostre itineranti, pubblicazioni, eventi a lui dedicati.
Informazioni su www.museozauli.it