Storie e leggende intorno ai “Crocicchi” di Romagna

Si definisce crocicchio il punto in cui più strade si incrociano tra loro

Con l’avvento del cristianesimo, i crocicchi si sono ritrovati a subire una vera e propria opera di demonizzazione, venne dato loro un significato prettamente pagano e vi venivano seppelliti i suicidi e le streghe. Per questo motivo è facile trovare statue della Madonna o altri simboli cristiani agli incroci delle strade, come le edicole sacre, poste proprio a protezione di questi luoghi dalle forze demoniache.

Sono numerosissime le leggende elaborate dalla tradizione popolare su questi luoghi, dove si diceva che le streghe venissero a incontrare il loro oscuro signore.

Nell’esoterismo, il crocicchio è un luogo di potere immenso. L’incrocio tra strade diverse viene visto come una metafora dell’incrocio tra mondi diversi, come per esempio il nostro mondo e quello dello spirito.

La Romagna è un paese ricco di luoghi e tradizioni misteriose, i Crocicchi più conosciuti sono: I tre crocicchi dei prati della Minarda (al confine tra le provincie di Forlì e di Ravenna, verso la marina); i pré dla Marlaza (i prati della Merlaccia) a Villanova di Bagnacavallo; il crocicchio dal quale partivano le strade per Riolo, Mazzolano, Badia di S.Pietro e Castelbolognese; i Sët Crusiri (i Sette Crociari), tra Bertinoro e Cesena; il crocevia di Settefonti, sul crinale della valle del fiume Sintria, sulla strada che, da Casola, va a Brisighella; il “crocicchio delle sei vie”, o “della pioppa”, nei pressi di Cà di Lugo; l’incrocio delle “quattro Madonne”, nell’immediata periferia di Massalombarda, verso Imola.

In quello di Sette Fonti, come dice il nome stesso, se ne incrociano sette.

Un numero perfetto perché il valore magico è dato solo se queste sono di numero dispari e più numerose sono le strade, maggiore è il potere del crocicchio.

In questo famoso incrocio, che ha ancora più potere di altri perché lì vicino si trova un cimitero, fino a poco tempo fa capitava di trovare i resti di falò usati in riti magici.

Si narra che esso nasconde una storia ancora più misteriosa. Nella notte tra il 23 e il 24 giugno, la Notte di S. Giovanni, nell’istante del solstizio d’estate, discendono le streghe, nei pressi del crocicchio. Mantenere il segreto è vitale, perché si narra che chi avesse detto di aver visto le streghe sarebbe morto all’istante.