Siamo in Val Marecchia, terra di rocche e di castelli e qui, a Poggio Torriana, ve ne è una davvero speciale: la Rocca di Montebello. Ove si narra di una fantasma…..
Anticamente nel luogo dove oggi sorge la Rocca, vi era una semplice torre a pianta quadrata, una sorta di bastione di avvistamento, a difesa del monte (mons belli, monte della guerra). I costruttori rimangono ancora avvolti nella nebbia. Data certa è quella del 1186 quando documenti negli archivi storici citano il nome del castello di Montebello, immerso nella splendida Valmarecchia.
L’area apparteneva ai Malatesta, signori di Rimini, ma nel 1464 passò alla famiglia Guidi, ancora oggi proprietari del castello. Più volte restaurato, sia in seguito alla seconda Guerra Mondiale, sia negli anni tra il 1968 e il 1973, oggi è diventato un museo e luogo suggestivo per la vicenda “paranormale” di cui è protagonista.
Si dice che Guendalina, figlia di Ugolinuccio o Uguccione, feudatario di Montebello nel 1375, il 21 giugno di quello stesso anno, si recò nel nevaio della vecchia fortezza ma da lì non fece più ritorno. Questa la cronaca.
Un cantastorie del XVII secolo ci racconta in dettaglio la storia di Guendalina, soprannominata Azzurrina, la bimba nata albina alla quale i genitori, per mascherarne la diversità, tinsero i capelli che, da bianchi, assunsero riflessi azzurri.
“…aveva gli occhi color del cielo e i capelli chiari coi riflessi azzurrini….”
Il nostro cantastorie ci narra inoltre che “allo scadere del solstizio estivo di ogni lustro, un suono proveniente da quel sotterraneo cunicolo [dove fu vista Guendalina per l’ultima volta] si faccia ancora sentire”. E’ il fantasma di Azzurrina….e questa è la leggenda.
Vera o falsa? Poco importa ai visitatori che ogni anno, a partire dal 1990, anno di apertura del museo, si recano alla Castello per assistere con i propri occhi, anzi le proprie orecchie, a quel suono che sembra un pianto di bambina.