L’edificio si trova in località San Martino, a 3 km da Sarsina (in provincia di Forlì-Cesena)
Menzionato già nel 1179 come soggetto alla Chiesa di Sarsina, nel tardo Cinquecento questo castello venne probabilmente riadattato ad uso abitativo dai Bernardini, che trascurano sin da allora le torrette e i merli, incorporando nell’edificio le stesse mura di cinta, ora visibili, in parte, a valle.
Dal 1812 l’edificio è proprietà privata dei Marini che, su richiesta, ne aprono le porte ai visitatori.
Dall’androne si entra direttamente, a sinistra, nell’oratorio privato che delimita parte della corte, con il campaniletto a vela e l’antico pozzo-cisterna.
Dagli architravi di tre finestre s’affaccia come un tempo, a chiare lettere latine, il nobile “Bernardinus Masse Casalechio”. All’interno, degno di una visita, è un salone di circa 70 metri quadrati.
Il bianco delle pareti ha nascosto purtroppo i preziosi affreschi. Fra le eleganti decorazioni scultoree spicca il bellissimo stemma comitale (con due lecci, due aquile e tre stelle), sopravvissuto al saccheggio del XVII secolo quando soldati pontifici richiamarono all’ordine lo spavaldo Scipione Bernardini. Il Conte, narrano le cronache, riuscì a riparare in Toscana, nella “granducale” Monteriolo.