Casa di Vincenzo Monti
Veduta posteriore della Casa Museo di Vincenzo Monti ad Alfonsine (Web BassaRomagnamia)

Casa colonica del XVIII, oggi museo che racconta la vita del poeta neoclassico

Alfonsine, 19 febbraio 1794, Podere “Ortazzo”. Nelle prime campagne fuori dall’abitato sorge un’ imponente casa colonica della metà del XVIII secolo. Fu fatta costruire da Fedele Maria Monti, padre di Vincenzo, quel Vincenzo Monti, poeta neoclassico. Oggi Casa Monti è un museo che ne racconta la sua vita.

Il suo colore giallo spicca nel verde che la circonda e non si distingue particolarmente dalle altre case coloniche del periodo. Corpo unico rettangolare, entrata al centro del lato maggiore, elevato su due piani, qui esternamente marcati da lapidi commemorative bianche. Un’architettura semplice ed elegante, quasi anonima ma non priva di carico emotivo come spesso lo stesso poeta ricordava nei suoi scritti e confermato dai ricordi della figlia Costanza.

Fu infatti lei ad opporsi, invano, alla vendita della casa alla famiglia Bagnara di Alfonsine nel corso del XIX secolo. Da quel momento in poi, le sorti della dimora del poeta furono un po’ altalenanti. Prima intensamente vissuta dalla famiglia Bagnara stessa, poi data in affidamento a famiglie ignare del suo valore culturale e storico. Alla trascuratezza si aggiunsero gli effetti materiali della seconda guerra mondiale.

Oggigiorno la casa appartiene al comune di Alfonsine che ne ha fatto un museo a partire dalla fine del secolo scorso: sale decorate con arredi antichi, cimeli, autografi, e nucleo centrale attorno al quale ruota oggi il racconto della vita di Vincenzo Monti. La dimora ospita anche il Centro Visite “Casa Monti”, punto di informazione per la Riserva Naturale Speciale di Alfonsine.