Rendering museo territorio Riccione
Il rendering del nuovo Museo del Territorio di Riccione

Il progetto prevede un attento recupero e restauro dell’ex Fornace Piva

Una struttura leggera, in vetro e acciaio, aperta alla città, sostenibile e di alta qualità inserita nell’edificio preesistente. Nei giorni scorsi la cerimonia di posa della prima pietra, entro l’anno l’avvio dei lavori.

Nasce a Riccione (Rn), nell’ex fornace Piva, il nuovo “Museo del Territorio: mappe, reperti archeologici, ricostruzioni”, con funzioni espositive, didattiche e attività di laboratorio: l’inizio di una riqualificazione architettonica che cambierà profondamente la città, potenziandone l’offerta culturale.

Il progetto, dal costo complessivo di 4 milioni e 200mila euro, è finanziato con un 1 milione di euro dalla Regione e il restante dal Comune di Riccione, a seguito del bando regionale con finanziamenti europei per progetti di riqualificazione dei beni ambientali e culturali del territorio. L’opera è completamente ecosostenibile, prevede il restauro dell’involucro esterno e la realizzazione di un nuovo edificio energeticamente efficiente e a basso impatto ambientale che, grazie a una rete di piste ciclabili sarà collegato a tutta la città.

Al piano terra, oltre alla hall di ingresso, verranno realizzati un bar caffetteria, un bookshop, aule e depositi per i reperti, pensati come spazi visitabili e interattivi, i laboratori e un’area forni per esercitazioni didattiche. Prevista inoltre una sala conferenze, che consentirà di accogliere oltre 140 persone. Al primo piano ci sarà un’ampia sala per gli allestimenti permanenti in dotazione all’attuale Museo, uno spazio versatile e adattabile in funzione delle esigenze espositive e le differenti iniziative, con forte risalto alle attività scolastiche e di ricerca. Qui verranno sistemati anche gli uffici amministrativi.

La facciata prospiciente il fiume sarà costituita da lastre di vetro di grandi dimensioni così come i due lati d’ ingresso, mentre totalmente opache saranno la parte che si affaccia alla scuola media “Geo Cenci” e il tetto. E’ stata inoltre volutamente mantenuta una distanza di rispetto di 2,5 metri tra le mura storiche e la nuova architettura in tutto il suo perimetro per consentire percorsi espositivi all’aperto. Il camino della fornace è stato convertito in un landmark urbano, rivestito di lame metalliche, illuminato e visibile di notte, quale simbolo del museo e punto di riferimento nella città.

Dal punto di vista dell’accessibilità l’area è servita comodamente dai percorsi pedonali e ciclabili preesistenti lungo il corso del Rio Melo e il Parco degli Olivetani o da Viale Einaudi da cui si accede alla scuola, dove sono presenti parcheggi per le auto e i mezzi di servizio fino a collegarsi alla città turistica direttamente in viale Dante e sul lungomare.

La progettazione del Museo coordinata dal settore Lavori pubblici del Comune di Riccione, porta la firma della società di progettazione integrata Politecnica Building for Humans di Modena.