Scopriamo una delle usanze più famose
In Romagna, così come in tutte le altre regioni, ci sono certe usanze e tradizioni che solo i locali conoscono e praticano. Per esempio la mangiata, che Max David ha descritto così bene, oppure il ballo liscio, che è stato poi esportato in tutto il mondo. Il “treb” è un’altra di queste.
Ma che cos’è e cosa si intende con “treb”? È molto semplice.
“Treb” è il nome che si usa per indicare il raduno di più famiglie, magari attorno a un fuoco, nelle stalle o nei cortili. Ovviamente oggi è un’usanza perduta – i passatempi sono altri –, e anche se ci si ritrova a parlare e raccontarsi cose tutti insieme non si usa “treb” per indicare il gesto. Un tempo, però, era una cosa diffusissima in tutta la Romagna.
Quando ci si riferisce ai tempi lontani in cui il “treb” era d’uso, si parla dell’inizio del secolo scorso. All’epoca, alla sera non c’erano televisioni o cene al ristorante per passare il tempo, così le varie famiglie che vivevano nella stessa zona si radunavano per raccontarsi storie, parlare… Era una specie di convivio, ma senza il cibo.
Oggi questa usanza, nella sua forma “ufficiale”, è andata perduta. Ma, come si diceva poc’anzi, sopravvive nel gesto, cioè quando ci si ritrova tutti insieme.
In ogni modo, la parola è anche il titolo di un famoso programma televisivo con Sgabanaza – “A treb”, appunto –, che di fatto è proprio quello: tante persone tutte insieme, raccolte, che parlano e fanno cose.