Leggiamo tre poesie famosissime di Tonino Guerra
Tonino Guerra, come abbiamo visto, è stato uno degli scrittori più importanti delle nostre terre. Ha scritto poesie, libri e sceneggiature cinematografiche che gli sono valse la nomination all’Oscar. Perché non leggere qualche sua poesia?
Una delle più famose – se non la più famosa – è L’aria:
L’aria l’e cla roba lizira
che sta dalonda la tu testa
e la dventa piò céra quand che t’roid
(L’aria è quella cosa leggera
che sta intorno alla tua testa
e diventa più chiara quando ridi).
Semplice, evocativa, leggera, lirica – praticamente perfetta.
Amarcord, invece, riesce a rievocare in pochissimi versi cosa significa essere bambini, ragazzi, e lo fa citando nel tiolo il film di Fellini più simile alla poesia (tra l’altro scritto dallo stesso Guerra).
Lo so, lo so, lo so
che un uomo, a 50 anni,
ha sempre le mani pulite
e io me le lavo due o tre volte al giorno
ma è quando mi vedo le mani sporche
che io mi ricordo di quando
ero ragazzo.
Concludiamo con un’altra poesia che riesce a dire tanto con poco, e in maniera leggera e quasi sorridente. La farfalla, infatti, parla dei campi di prigionia:
Contento, proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando
mi hanno liberato in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla.
Se dire tanto con poco è lo scopo della poesia, possiamo dire che Tonino Guerra è un poeta immenso.