La vita e le opere di Tonino Guerra, poeta romagnolo
Tonino Guerra nasce a Santarcangelo. Si diploma alle Scuole magistrali di Forlì, poi si iscrive all’università.
Nell’agosto del ‘44, terminata la sessione estiva, tornando a casa, viene fermato e condotto alla Casa del Fascio, individuato come antifascista e rinchiuso in un campo d’internamento a Troisdorf, in Germania.
Guerra, che conosceva a memoria i Sonetti romagnoli di Olindo Guerrini, li recita ai compagni romagnoli come lui prigionieri, poi inventa nuove poesie, che nel ’46 pubblica nella raccolta I scarabocc.
A Santarcangelo, lui e altri intellettuali del luogo formano “Il circolo del giudizio”.
Nel 1953, Tonino Guerra si trasferisce a Roma, dove avvia la carriera di sceneggiatore. Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, Federico Fellini e i fratelli Taviani sono solo alcune delle sue collaborazioni. Nel ’67 è candidato all’Oscar per Blow-Up.
Nel 1974 firma il capolavoro Amarcord insieme a Fellini, film che vinse agli Oscar come miglior film straniero.
Dopo avere sceneggiato e viaggiato per molti anni, si stabilì a Pennabilli, dove trascorse il resto della sua vita.
Qui sono presenti numerose installazioni artistiche da lui curate, fra cui L’Orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate e La Strada delle meridiane.
Muore il 21 marzo 2012, a 92 anni, in coincidenza con la celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia. Le sue opere sono oggi famosissime.