Massimo Grillandi è stato scrittore e poeta
Massimo Grillandi nacque a Forlì il 6 agosto del 1921. Anche se nato in Romagna, è considerato “romano d’adozione”, perché è nella capitale che ha vissuto per la maggior parte della sua vita.
Una parte consistente della carriera di Massimo Grillandi riguardò l’insegnamento, che praticò per diversi anni. Dopo la fine di questa professione, Grillandi si dedicò alla ricerca storica, e questo campo divenne quello per cui ancora oggi è conosciuto.
Le sue biografie di personaggi storici sono lette e studiate tutt’ora. Dal 1969 al 1986, i libri scritti da Massimo Grillandi furono quelli sulle vite e le vicende di: Francesco Crispi, Emilio Treves, La contessa di Castiglione, Gioachino Belli, Rasputin, Carolina Otero, Mata Hari, Lucrezia Borgia e Madame de Pompadour.
Nel 1966, Massimo Grillandi fu finalista del premio Strega con il libro La casa di Faenza. Anche se non vinse (quell’anno trionfò Michele Prisco con Una spirale di nebbia), si rifece successivamente. Nel ’76 vinse il premio Leonilde Settembrini con il racconto La muraglia Alidosia, ma soprattutto il Bancarella con La contessa di Castiglione (1978).
La contessa di Castiglione fu il suo maggior successo.
Massimo Grillandi fu anche poeta. Curò un’edizione delle poesie di Mallarmé e pubblicò anche suoi versi, vincendo tra l’altro il premio Lerici nel ‘61 e il premio Il Fiore nel 1981.
Morì il 3 gennaio del 1987 a Roma. Nell’articolo apparso su Repubblica dopo la sua morte si può leggere: “Timido, discreto e schivo, Grillandi aveva l’aria di essere il primo a stupirsi del successo che i suoi libri riscuotevano”.