Quali sono le più importanti opere di Francesco Serantini?
Come abbiamo visto, Francesco Serantini è stato un importantissimo scrittore romagnolo. Nella sua vita ha scritto sulla Romagna e i suoi personaggi, creando lavori intramontabili. Ma quali sono le opere di Francesco Serantini più famose?
Francesco Fuschini, altro grande autore conterraneo, scrisse di Serantini: “Ha rimesso in circolazione la Romagna dei contadini, ha creato un impasto linguistico mescolando Stecchetti e Virgilio”.
La figura del Passatore, il bandito che imperversò in Romagna alla fine dell’800 e compì diversi colpi in lungo e in largo, fu il primo vero banco di prova per Fuschini, sia come ricercatore che come scrittore. Il fucile di Papa della Genga, saggio narrativo pubblicato nel ’48, uscì dopo un lungo periodo di studio. In questo libro, Serantini ricostruì uno degli episodi legati al Passatore, unendo la veridicità storica alla partecipazione emotiva. Il libro vinse il premio Bagutta come “Opera prima”.
L’osteria del gatto parlante (1951) è un insieme di racconti e avventure quotidiane con protagonisti uomini e donne della Romagna. Anche questo libro vinse il premio Bagutta, ma come “Opera principale”. Il merito fu dovuto al modo in cui descrisse l’introspezione dei personaggi. Di lui dissero: “è un romanziere come mamma lo fece”.
Addio alle Valli è una raccolta postuma di elzeviri e racconti pubblicati precedentemente su riviste o giornali. La vera protagonista è la valle di Comacchio, che viene vista come la vittima dell’attività dell’uomo. Insomma, un’opera che percorre i tempi.
Cara Romagna, uno di questi elzeviri, è considerato il suo testamento spirituale.