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La Fondazione “Tito Balestra” ospita una raccolta d’arte moderna e contemporanea fra le più importanti della regione

La Fondazione “Tito Balestra” deve il suo nome a uno dei più grandi poeti romagnoli del ’900.

La collezione d’arte raccoglie 2.300 opere del secolo scorso. Ci sono molti quadri e opere di Mino Maccari (quasi tutte quelle fra il 1920 e il 1976).

La collezione è nata grazie agli scambi – di amicizia e artistici – di Tito Balestra con il mondo artistico del secondo dopoguerra. Il poeta era un collezionista che passava giorni e giorni a selezionare le opere più lo interessavano.

Dopo la morte di Tito Balestra, nel 1976 – proprio a Longiano, dove ha sede la Fondazione –, i fratelli Romano, Giorgio, Piero e Laura, insieme ad alcuni amici, contribuirono a creare il museo. Era un modo per tenere insieme la collezione e celebrare il poeta.

La Fondazione venne fondata qualche anno dopo. Nel 1989 ha ottenuto il riconoscimento giuridico dal Presidente della repubblica.

Ecco alcuni artisti che fanno parte della collezione: Bruno Caruso, Eliano Fantuzzi, Oscar Kokoschka, Leo Longanesi, Gastone Micheli, Francesco Trombadori, Primo Zeglio, Alberto Ziveri.

Molti altri si sono aggiunti dopo, quando la collezione era già in piedi da un po’. Per citarne alcuni: Amerigo Bartoli, Tano Citeroni, Tom Lyons, Walter Piacesi, Piergiorgio Spallacci, Tono Zancanaro.

All’interno del museo ci sono anche l’archivio e la biblioteca di Tito Balestra (circa 3500 titoli).