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Bellaria, il luogo prediletto da Alfredo Panzini

La casa di Panzini si trova a Bellaria

Alfredo Panzini, come abbiamo visto, è stato un grande intellettuale romagnolo. Nel 1905, compilò in qualità di lessicografo il Dizionario Moderno di Hoepli. La sua casa museo di Bellaria è il luogo di villeggiatura in cui passava le estati.

La Casa Rossa – così chiamata per la vernice esterna – fu fatta costruire da Panzini intorno al 1906, grazie ai proventi delle sue opere. Scelse Bellaria perché è qui che andava sempre d’estate. All’epoca era l’ultima casa del paese.

Siccome venne edificata su una duna, il suo aspetto quasi monumentale le fece guadagnare il nome di “e palàz” (il palazzo), anche se assomiglia molto alle case cantoniere. Vicino all’edificio principale c’è una dependance che Panzini riservava per gli ospiti, mentre il giardino è un grande parco pieno di vegetazione mediterranea.

Panzini cominciò ben presto a vivere nella Casa Rossa più regolarmente. La usava come studio per scrivere, come ufficio per amministrare le sue proprietà… Durante l’estate, tutti gli intellettuali della regione si ritrovavano qui: Alfredo Oriani, Marino Moretti, Renato Serra.

Durante la Grande Guerra, la casa divenne un ritrovo per i profughi in fuga da Caporetto. Nel ’44, come se non bastasse, l’edificio venne bombardato dai tedeschi, ma Panzini era morto ormai da cinque anni. Nel ’76, dopo anni di peripezie, i figli di Panzini la vendettero a dei privati.

La Casa Rossa diventò proprietà del comune solo nel 2004, mentre nel 2006 venne restaurata. Infine, nel 2007 poté riaprire i battenti!