La casa museo si trova a Forlì
La casa museo di Aurelio Saffi è un importante pezzo del Risorgimento italiano.
Saffi fu prima Ministro degli Interni, poi Triumviro della Repubblica Romana. È considerato uno dei padri del movimento repubblicano e risorgimentale italiano.
Nella sua vita, ha scritto anche diverse cose, soprattutto di stampo politico.
La casa museo fu residenza di Saffi fra il 1867 e il 1890, quando morì. Prima di essere comprata dal nonno di Aurelio, era un convento di Gesuiti.
La villa – perché di questo si tratta – fu sede di diverse riunioni carbonare segrete. Il codice con cui si richiamavano gli adepti era “Vendita dell’Amaranto”, come se lì si discutesse di questo. L’interno della casa, comunque, raccoglie alcuni materiali cartacei dell’epoca.
L’enorme parco è dominato da un immenso cedro del Libano, piantato dallo stesso Saffi.
Il comune di Forlì, nel 1988, comprò la proprietà dagli eredi di Saffi. Del resto, la piazza della città è intitolata proprio a lui.
In ogni modo, passarono più di dieci anni prima che fosse aperta al pubblico, nel 2002. Prima fu restaurata.