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Da dove viene la parola "Borda"? (Shutterstock.com)

Chi è la Borda, e cosa significa il suo nome?

La Romagna, come molte altre regioni, ha i suoi spiritelli, le sue creature, le sue leggende. La Borda è solo una delle tante, anche se forse non la più famosa (non certo come il Mazapègul).

Ma chi è la Borda?

La Borda, che è presente anche in certe tradizioni della Pianura Padana, è una strega. Di solito, è rappresentata con una benda davanti agli occhi e un aspetto orribile. Vaga di notte e nelle giornate nebbiose. Tradizione vuole che uccida chiunque incontri.

Sociologicamente, è la personificazione della paura per le paludi e per la nebbia, elementi insidiosi che nel passato hanno fatto più di un morto. Spesso, veniva usata per spaventare i bambini e dissuaderli dall’andare in questi posti pericolosi.

Ma cosa significa il nome “Borda”?

Secondo alcuni, l’etimologia deriva dalla divinità celtica dell’acqua, Borvo.

La Borda, tuttavia, è conosciuta anche con il nome di Bourda nel bolognese, Bùrda a Ferrara e Bûrda o Burdâna nel reggiano. Addirittura, a Parma è maschile (Bordón), così come a Milano (Bordö o Bordoeu).

In dialetto milanese, comunque, “borda” vuol dire proprio “nebbia”, quindi l’origine del nome non è così misteriosa.

Per altri, invece – come già accennato –, il nome deriverebbe dalla radice “bor-”, che si collega alla radice del già citato Borvo.

La prova è che molti luoghi legati alle acque (elemento di Borvo), come terme o sorgenti, hanno la radice “bor-” nel nome. Per esempio, Bormio e Bourbon-l’Archambault, o ancora il fiume Bormida. Addirittura, termini francesi come “brume” (“nebbia”, appunto) o “bourbe” (“melma”), che deriverebbero tutti da “Borvo”.

Insomma, che sia l’acqua delle paludi o la nebbia, la Borda è sempre pronta a spaventare.