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Mauro Mazzotti è un poeta romagnolo, e ha scritto un libro sulla battaglia di Ravenna

La battaglia di Ravenna ebbe luogo l’11 aprile 1512 (giorno di Pasqua), fra le truppe francesi e quelle della Lega Santa.

Nel corso del tempo, sono stati pubblicati diversi libri a riguardo. Uno degli autori che più di tutti se ne sono occupati è Mauro Mazzotti, poeta dialettale.

Nel suo libro Ravèna e al sustôri (1994) compare un sonetto dedicato all’evento.

Un sonetto è un componimento poetico diviso in quattro strofe, due quartine e due terzine. I versi rimano secondo lo schema ABAB-ABAB-CDC-CDC.

Fu inventato da Giacomo da Lentini nella prima metà del Duecento, nell’ambito della scuola poetica siciliana.

Ecco quello di Mauro Mazzotti:

Da pu ch'j aveva squèrt 'gli êrom da fugh 
la guera l'èra mei dla chirurgi: 
in tot du i chéş apèna şmes e' zugh 
uj armastéva sól i murt da spli.
Parò mazês a machina u ngn'è sugh: 
i lavur fet a mân - com a s'pöl dì? – 
i da piò gost. Dmandil pu nench a un cugh: 
la mnestra compra l'è una schivari.
Se torna al mura alóra e' fo un sflazël 
ad pal d'canon par şbuşanêr i furt, 
int la campagna e' zuzidè un mazël
nench cun al spêd, al lânz, i pugnél curt. 
E chi puch ch'i rinsè a salvê la pël 
i travarseva e' fion stamzend i murt.

Traduzione:

Da quando avevano inventato le armi da fuoco/ la guerra era meglio della chirurgia:/ in entrambi i casi, finito il gioco,/ restavano  solo  i  morti  da  seppellire.//  Però ad ammazzarsi in serie non c’è sugo:/ il lavoro manuale — come si può dire? —/ dà più soddisfazione. Domandatelo pur anche a un cuoco:/ la minestra prodotta industrialmente è una schifezza.// Se allora attorno alle mura fu un flagello/ di cannonate per sfondare le fortificazioni, / nella campagna successe un macello// anche con le spade, le lance, gli stocchi./ Quei pochi che riuscirono a salvare la pelle /attraversavano il fiume [Ronco] calpestando i morti.