Jacopo Landoni è stato un letterato italiano
Jacopo Landoni nacque a Ravenna, il 25 luglio del 1772. Suo padre era un notaio; sua madre morì poco dopo il parto. Anche l’altro genitore, purtroppo, decedette presto, così Jacopo fu cresciuto dai nonni.
Studiò a Padova, dove fu allievo di Melchiorre Cesarotti, e divenne uno scrittore. Tuttavia, più che per la sua opera, è ricordato per i suoi scherzi ai concittadini, per le sue burle. Era un tipo eccentrico.
Il suo biografo lo descrive così: “scolaro di Michele Cesarotti, amico di Paolo Costa, maestro di Gioacchino Rossini, poeta erotico e satirico, burlesco e didascalico, meditativo ed estemporaneo, italiano e dialettale, traduttore fecondo se non sempre felice e critico bizzarramente originale”.
Morì nel 1855 per colpa di un’epidemia di colera, che a Ravenna mieté diverse vittime. Addirittura, fu costruita una parte nuova nel cimitero, per accogliere tutti i defunti.
Oggi c’è un suo monumento funebre nella chiesa di San Giovanni Evangelista.
Come scrittore, Landoni assecondò la sua indole, scrivendo soprattutto burle e satire. Tradusse anche i classici, sempre satirici o comunque divertenti, come Cornelio Gallo e Orazio.
Scrisse anche in dialetto, ma ad oggi ci sono rimasti solo quattro sonetti.