musei-etnografici
Il museo della Marineria di Cesenatico è uno dei più importanti musei della Romagna

In Romagna ci sono diversi musei rurali

Abbiamo visto spesso come l’esperienza popolare e la vita romagnola siano sopravvissute attraverso i proverbi e i modi di dire. Abbiamo conosciuto l’etimologia di alcuni nomi importanti, come Mazapégul o Borda. Insomma, abbiamo visto vari aspetti della cultura linguistica romagnola, ma la tradizione non si ferma qui. In Romagna ci sono molti “musei rurali”.

Con musei rurali si intende indicare una serie di musei, appunto, che raccontano la vita di un tempo, quella “rustica”.

A Forlì, per esempio, c’è il museo etnografico Benedetto Pergoli – uno dei primo in Italia. Questo museo nacque grazie a Pergoli, ovviamente, Emilio Rosetti e Aldo Spallicci. Da quest’ultimo – poeta e difensore della cultura romagnola, che veniva chiamato “e’ ba’ dla Rumagna” – non ci si poteva aspettare di meno.

A Santarcangelo c’è il Museo degli usi e costumi della gente di Romagna; a Montescudo quello di Villiano, che documenta le attività artigianali legate all’entroterra di Rimini.

Uno dei più importanti è quello della Storia dell’Agricoltura, a Cesena, perché ospita una delle collezioni più grandi.

A Villanova c’è l’Ecomuseo della civiltà palustre, dedicato alla vita degli intagliatori di canapa della Bassa ravennate. A Massa Lombarda troviamo il Museo della Frutticoltura; a Savarna c’è una tipica casa di campagna adattata a museo.

Insomma, anche la Romagna ha da offrire musei e mostre invidiabili. Di certo, sono un’ottima cosa per toccare con mano quell’esperienza popolare e quella tradizione alla base di tanti modi di dire.