giochi-carte

La nostra regione ha le sue carte, quelle romagnole, ma quali sono i giochi di carte più famosi in Romagna?

La Romagna, avendo anche un mazzo proprio, è una terra ricca di giochi di carte, con lunghe tradizioni. Ma quali sono i giochi di carte più famosi in Romagna?

Innanzitutto, partiamo con il mazzo. Le carte romagnole sono 40, divise in quattro semi – denari, coppe, bastoni e spade –, dall1 al 10. Ovviamente, l’8, il 9 e il 10 sono il fante, il cavallo e il re. Misurano 58×88 mm.

Di fatto, sono uguali alle carte piacentine o vicentine: cambiano solo le figure, i disegni.

Essendo le carte “varianti” di tanti altri mazzi sparsi per l’Italia – e viceversa –, anche i giochi si “ripetono”. La scopa, lo scopone… sono tutti giochi che si possono fare un po’ ovunque.  

Ma la Romagna ha poi i suoi giochi prediletti, quelli che animano le estati in riviera. La briscola e il marafòn sono i più famosi.

Il marafòn è il gioco nazionale romagnolo.

A marafòn si gioca in quattro, due contro due, con dieci carte a testa. Uno sceglie la briscola, poi si gioca una carta a turno rispondendo sempre col seme d’apertura.

Detto anche “il gioco dei muti”, si svolge in silenzio. Si può al massimo esclamare “striscio”, “volo” o “busso”, anche se ci sono gesti corrispondenti.

L’unico vero grido concesso è quando si gioca una briscola: brèscla!