Giovanni Antonio Battarra è stato un naturalista italiano
Giovanni Antonio Battarra nacque a Pedrolara di Coriano, in provincia di Rimini, il 9 giugno del 1714. Siccome la sua famiglia era molto povera, fu “costretto” a entrare in seminario, dove divenne sacerdote nel 1738.
Su sua richiesta, non divenne un prete a tutti gli effetti, ma un insegnante all’interno dei seminari stessi. Ciò gli permise di dedicarsi alla sua vera passione, ovvero le scienze naturali.
In abito talare, frequentò le riunioni del suo maestro, Giovanni Bianchi, dove venivano discusse le tesi scientifiche in voga all’epoca nei campi della geometria, della fisica e della storia naturale.
Tramite questi incontri, entrò in contatto con padre Bruno Tozzi, monaco dell’abbazia di Vallombrosa nel Casentino.
L’abazia era il punto di riferimento più importante per tutti gli studiosi delle discipline botaniche e naturalistiche. Fu qui che Giovanni Antonio Battarra si appassionò ai funghi.
Per più di dieci anni insegnò filosofia – sempre nei seminari romagnoli – mentre studiava la micologia.
Fungorum agri-Ariminensis historia è la sua prima opera: 80 pagine, di cui 40 illustrate da lui stesso, che descrivono 248 specie di funghi.
Oltre a qualche sonetto in dialetto, scrisse la sua opera magna: Pratica agraria, nel 1778. Qui descrive “vane osservanze e superstizioni de’ contadini romagnuoli”, diventando uno dei primi studiosi del folclore romagnolo.
Morì a Rimini, nel 1789. Il micologo Persoon, però, grande appassionato degli studi di Battarra, gli dedicò il genere Battarrea.
La sua casa museo, invece, a Pedrolara di Coriano, è aperta e visitabile.