Gianbattista Vicari è stato un giornalista e scrittore
Gianbattista Vicari nacque a Ravenna, nel 1909. Curiosità: fu compagno di classe del già citato più volte Max David. In ogni modo, si laureò in legge a Bologna, e cominciò a lavorare come impiegato bancario. Ma durò poco: in breve tempo, divenne giornalista.
Nel ’38 fu redattore della rivista di critica letteraria Il Meridiano, di Roma. Fu qui che conobbe Ezra Pound, legato anche lui alla Romagna, e con cui divenne intimo amico.
Oltre a lavorare sulla rivista, Vicari fu anche direttore di due collane: la “Collezione Romanzi Brevi” e la “Biblioteca Minima Tempus”. Come editore, pubblicò per primo la Carta da visita di Pound, e fra gli altri anche Pavese.
Dopo la guerra – nella quale combatté –, continuò a lavorare come giornalista. Nel 1952 fondò la casa editrice Atlante, che però chiuse dopo soli sette libri. Il suo lavoro più importante di quegli anni, però, fu la rivista Il Caffè, che diresse fino al ’77 e con cui si “oppose” al neorealismo. Fra le sue pagine scrissero autori del calibro di Calvino, Sciascia e Arbasino, e fu un grande laboratorio sperimentale per la scrittura comica.
Gli anni ’70, per Vicari, furono dedicati all’insegnamento: all’Università di Urbino alla scuola di giornalismo, e sempre in città fondò un “laboratorio di scrittura”.
Morì a Roma nel 1978.