Federico Sacco, il piemontese che capì la Romagna
Federico Sacco nacque Fossano, in provincia di Cuneo, il 5 febbraio del 1864.
Terminati gli studi, si laureò in Scienze Naturali all’Università di Torino, e al Politecnico della stessa città insegnò per oltre trent’anni.
Nella sua lunga carriera ha scritto oltre seicento contributi, fra articoli e saggi, memorie e libri. Da geologo, ha dato un contributo decisivo alla carta geologica – appunto – della Penisola. È stato lui a compilare i fogli geologici che descrivono la conformazione del territorio di Piemonte, Abruzzo, Genova, Bologna.
Soprattutto, è merito suo se oggi conosciamo le conformazioni geologiche e le caratteristiche degli Appennini fra Imola, Faenza e Forlì. Di fatto, della Romagna.
Le sue ricerche in questo ambito furono immense. Ha analizzato 4.000 chilometri quadrati di terreno, percorrendolo tutto a piedi. Si è calcolato che nella sua vita abbia camminato quanto la lunghezza dell’Equatore.
Alcune carte geografiche da lui redatte per i suoi studi sono conservate al museo regionale delle scienze di Torino.
Federico Sacco morì a Trofarello, in provincia di Torino, nel 1948.