Scopriamo due poesie di Raffaello Baldini
Raffaello Baldini, come abbiamo visto, è uno dei più grandi poeti romagnoli. Nella sua carriera ha scritto tantissime poesie, molte delle quali famose.
Dice Pier Vincenzo Mengaldo: “Se non restasse ancora vivo il pregiudizio pigro per il quale un poeta in dialetto è un ‘minore’, anche quando è maggiore, Raffaello Baldini sarebbe considerato da tutti quello che è, uno dei tre o quattro poeti più importanti d’Italia”.
Come per esempio In déu:
A l déggh sémpra ènca mè, in déu l’è e’ masum,
par stè insén, s’ t vu stè insén, in dis, in véint,
cmè t fé a stè insén?
(Lo dico sempre anch’io, in due è il massimo,
per stare insieme, se vuoi stare insieme, in dieci, in venti,
come fai a stare insieme?)
E questo è solo l’inizio della poesia.
Di cortissima, invece, c’è la simpatica Basta!, da Furistìr:
E pu basta, a m so stòff,
l’è tott i dè cumpàgn, u n s nu n pò piò.
A m vì fè crèss i bafi!
(E poi basta, mi sono stufato,
è tutti i giorni uguale, non se ne può più.
Mi voglio far crescere i baffi!)