Dolfo Nardini è lo pseudonimo di un autore che preferisce restare anonimo

Dolfo Nardini è sicuramente cesenate. Leggendo il suo dialetto, è abbastanza inequivocabile.

Tutto il resto è da affidare alle supposizioni.

Oltre alle poesie, Nardini pubblica anche brevi racconti.

Fra le sue opere citiamo E’ lavor de’ pisirel. Buiarii, Tango, Cuntantes e I nomar de’ lot dal ca populeri.

L’ultimo, in particolare, è il lavoro di Nardini più ambizioso. È una specie di “smorfia”, e dovrebbe abbinare i sogni ai numeri, ma in realtà è un modo per lasciare libera la mente di vagare. Alla fine, emerge un lavoro prettamente onirico e surreale.

Le poesie di Nardini sono spesso esplicite, e non ha paura a parlare di sesso. Sul sito dell’Associazione Tosca, che ha pubblicato i suoi lavori, si legge: “in certi casi però ci si trova costretto, perché per un romagnolo è difficile parlare d’amore, perché nel nostro dialetto mancano le parole necessarie ad esprimerlo”.