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Veduta di Casola Valsenio

Cristiano Cavina è uno scrittore romagnolo

Cristiano Cavina nasce a Casola Valsenio, in provincia di Ravenna, il 29 maggio del 1974. Sin da piccolo, la letteratura e il calcio sono le sue due grandi passioni, e più avanti nella sua carriera confluiranno. Prima di diventare scrittore, però, ha fatto diversi mestieri: dal muratore al pizzaiolo, fino al portalettere.

La particolarità dei romanzi di Cavina – come abbiamo già visto – è che sono tutti ambientati a Casola Valsenio. L’unica eccezione è Scavare una buca (2010). Inoltre, il protagonista di questi libri “romagnoli” è Cavina stesso, però declinato a seconda della storia: ora è adulto, ora è bambino, ora è l’adolescente alle prese col campionato di calcio locale.

Nel 2003 esce il suo primo romanzo, Alla grande. Viene tradotto anche in Francia. Il libro gli permette di vincere il premio Tondelli. Due anni dopo, invece, esce Nel paese di Tolintesàc, il suo secondo libro. Questo ottiene molto successo – più del primo –, e Cavina diventa famoso in tutta Italia.

L’anno dopo, il terzo romanzo conquista i lettori: Un’ultima stagione da esordienti unisce il calcio e la letteratura, in un romanzo di formazione sui campionati locali. Il libro vende molto bene, dimostrando che Cavina ha ormai il suo pubblico.

Il quarto libro di Cavina, I frutti dimenticati (2006), ha come protagonista l’autore da adulto. Addirittura, è tradotto negli Emirati Arabi. Il libro successivo, come già accennato, è l’unico dove lui non sia il protagonista – Scavare una buca.

Romagna mia! – ne avevamo parlato qui – è una raccolta di saggi e raccontini sulla sua terra, la Romagna, appunto, mentre nel 2013 esce il nuovo romanzo con lui come protagonista. Si tratta di Inutile tentare imprigionare sogni, che parla di un adolescente alle superiori.

La pizza per autodidatti (2014) viene tradotto anche in tedesco, mentre nel 2016 esce Pinna morsicata, un racconto di un delfino alle prese con la vita. È il suo unico libro per ragazzi.

Infine, nel 2017 esce Fratelli nella notte, un libro in cui i protagonisti sono suo nonno e suo prozio. Ad oggi,l’ultima sua fatica è del 2019, e si tratta di Ottanta rose mezz’ora.

I libri di Cavina sono ironici, divertenti, belli. Leggerlo è scoprire la letteratura romagnola contemporanea.