Cosa sono i blasoni popolari?
I blasoni popolari, dice l’Enciclopedia, sono i “soprannomi di un centro abitato, di una regione o dei suoi abitanti, coniato in genere dalle comunità vicine con intenzioni satiriche o addirittura ingiuriose”.
Il termine fu coniato da Rolland e Sébillot, due francesi, per riferirsi alle tradizioni della loro terra. Loro dicevano “blason populaire”, e lo usavano per parlare di proverbi e motti.
Ovviamente, leggendo la definizione, vengono subito in mente le rivalità famosissime fra città come Pisa e Livorno. Vero, ma anche la Romagna ha le sue, e quindi i suoi blasoni.
I blasoni popolari romagnoli sono motti e espressioni scherzose contro le città vicine. In realtà, ne esistono molti che prendono in giro certi mestieri, o abitudini, scherzando un po’ sugli stereotipi. Tuttavia, quelli più famosi, frequenti e conosciuti prendono in giro gli abitanti delle città rivali, scherzando sulle loro caratteristiche.
Ne esistono anche molti che prendono in giro la città, se sono fatti dai contadini – e viceversa.
Una storia molto famosa, per esempio, è quella sulla rivalità tra Forlì e Ravenna. Umberto Foschi, nel suo I canti popolari della vecchia Romagna, parla di questo motto:
Furlè e srà sota Ravèna quand i ranocc j avrà mess la pena (Forlì sarà sottomessa a Ravenna quando i ranocchi avranno le penne)