frassineti
Il Ministero dell'Istruzione unisce le due facce di Frassineti: l'insegnamento e la satira per la burocrazia

Augusto Frassineti è stato uno scrittore e traduttore

Augusto Frassineti nacque a Faenza, nel 1911. La sua famiglia era abbiente, e l’educazione che ebbe fu all’insegna della religione e della morale. Studiò filosofia a Bologna, e qui – fra i tanti – conobbe anche Attilio Bertolucci, legandosi agli ambienti antifascisti.

Dopo la laurea, Frassineti divenne insegnante, e per tutta la vita dirà che quello era il suo vero mestiere. Però arrivò la guerra. Prigioniero in Sicilia, venne deportato nei campi di concentramento in Algeria, poi in Tunisia e Marocco. Infine, fu trasferito in Francia, dove partecipò alla resistenza.

Finita la guerra, per il suo contributo, venne assunto in un Ministero con il grado più basso della gerarchia burocratica, e questo sarà la spinta per la sua opera più famosa: Misteri dei Ministeri.

Nel ’52, Frassineti entrò a far parte del mondo letterario romano, soprattutto quello che gravitava attorno alla rivista Il Caffè di Gianbattista Vicari. Qui conobbe autori come Pasolini e Calvino. Quest’ultimo lo soprannominò “satirico senza illusioni”.

Nonostante questo, venne sempre più emarginato dagli ambienti intellettuali, e gli unici riconoscimenti pubblici che ebbe furono quelli per la traduzione. Quella di Gargantua e Pantagruel è considerata ancora oggi insuperata e insuperabile.

Morì a Roma, nel 1985.