sfilata dei carri al carnevale di conselice
La sfilata dei carri allegorici (carnevalesangrugnone.it)

A Conselice uno dei Carnevali più storici di Romagna

Conselice è un comune della provincia di Ravenna le cui origini storiche risalgono almeno all’anno 1000, periodo in cui sono datati i primi documenti ufficiali che ne testimoniano l’esistenza.

In questo piccolo paese di meno di diecimila abitanti, nasce quello che è considerato uno dei più antichi e caratteristici carnevali dell’Emilia Romagna: il Carnevale di San Grignone.

Questo evento si festeggia fin dal 1919 per le vie del centro e le frazioni di Conselice nel periodo quaresimale, quindi a partire dal giorno delle Ceneri. Nella Romagna ottocentesca il mercoledì delle Ceneri, si chiamava “e’ dè d’ Sén Grugnõn – Il giorno di San Grugnoneperché i popolani si incupivano pensando alle rinunce imposte dalla Quaresima (dall’etimologia della parola “grugno”, quindi).

La festa scaturisce dalla fantasia di Zeno Buzzetti che verso la fine degli anni Dieci del Novecento si inventò il regno immaginario di Boysten’land, con una sua stirpe di reali detti Pangiagleba. Durante il carnevale, ogni anno i Pangiagleba “governano” su Conselice e le sue frazioni, con la satira e il divertimento caratteristico di questo genere di eventi.
 
Alle sue origini, nelle sue prime versioni, era molto semplice: una cinquantina tra carovane e calessi sfilavano per le frazioni ed erano del tutto assenti i carri allegorici. Vi era la classica carovana del Boysten’land, accompagnata da un’orchestrina di 7/8 elementi, che piano piano abbandonava il paese inoltrandosi per le campagne, dove i vari contadini preparavano banchetti e offrivano cibo e ospitalità.

Oggi

Nella versione attuale l’evento è diventato ancora più festoso e ovviamente coinvolge famiglie e bambini, si sono aggiunti i carri allegorici che conferiscono colore e allegria, lancio di palloncini e dolciumi di vario genere. La singolarità di questo carnevale deriva dal fatto che lungo il percorso molte famiglie e i bar delle frazioni, come facevano appunto i contadini di allora, accolgono la carovana offrendo pasta, polenta al ragù, dolci di ogni tipo, pizze al forno, vin brulè e vini d’annata. Ad ogni fermata una banda di 8-10 elementi scende da uno dei carri e con gli ottoni crea un’atmosfera carnevalesca che spesso porta a balli improvvisati nei cortili e nelle piazzette.

Recentemente, nel 2020, si è festeggiato il centenario di questo che è probabilmente il Carnevale più importante e storico dell’Emilia Romagna.