Zuppa con osso di prosciutto e ortiche
(foto tratta dal libro Le minestre della tradizione romagnola, p.146)

La zuppa con osso di prosciutto e ortiche è una preparazione invernale molto amata in alcune zone della Romagna.

La zuppa con osso di prosciutto e ortiche è una preparazione che fa parte della tradizione gastronomica romagnola. Questa ricetta, conosciuta in Romagna come oss de’ parsòt agl’urtigh, esalta sapori poveri e molto antichi. Trattandosi di una zuppa, essa veniva preparata in particolare durante il periodo invernale per scaldare e saziare i commensali.

La ricetta della zuppa con osso di prosciutto e ortiche si trova a p. 146 dell’edizione del 2010 de Le minestre della tradizione romagnola (libro edito da Edit Romagna).

Ingredienti

  • osso di prosciutto
  • 300 gr di foglie d’ortica
  • 200 gr di lardo
  • 1/2 cavolo capuccio
  • 200 gr di cicoria o bietola
  • sedano
  • carota
  • 200 gr di zucca
  • 3 patate mazzetto di prezzemolo
  • fette di pane raffermo
  • sale
  • pepe

Preparazione

«In una pentola si fanno soffriggere con dello strutto o olio d’oliva il cavolo capuccio, la bietola, il sedano, la carota e l’aglio, tutti grossolanamente sminuzzati. Poi si aggiungono il lardo e l’osso di prosciutto opportunamente sbollentati, le patate e la zucca privata dei semi e della buccia, tagliate a pezzetti, le foglie d’ortica tagliuzzate ed infine un mazzetto di prezzemolo.

Quindi si versa l’acqua fino a due terzi della capacità della pentola, giustamente salata. A fuoco moderato la zuppa dovrà cuocere per due ore e mezzo, col coperchio chiuso. Un tempo questa ricetta era molto seguita perché digeribilissima e ricca di sapore.

Veniva servita con fette di pane secco, magari dorate in forno, poste due a due su ogni piatto servito. Il prosciutto che non mancava nelle case contadine, veniva così sfruttato completamente.» (Le minestre della tradizione romagnola, Edit Romagna, 2010, p.146)